Lo studio Facchinelli – Da Boit – Saviane ha ricevuto il riconoscimento ‘Giovane Talento di Architettura 2025’ per il progetto della nuova scuola di Puos d’Alpago.
L’intervento nasce da un concorso di progettazione, che rappresenta la procedura ideale per offrire ai giovani architetti l’opportunità di proporre le proprie idee, vincere il concorso e, allo stesso tempo, confrontarsi con la realizzazione concreta di un’importante opera pubblica, garantendo al contempo la qualità progettuale, il rispetto dei costi e dei tempi di realizzazione.

Il premio è stato consegnato nel corso della cerimonia conclusiva della Festa dell’Architetto 2025, svoltasi venerdì 31 ottobre 2025 a Ca’ Giustinian – La Biennale di Venezia. La giuria del premio, rappresentata da figure come Tatiana Bilbao, architetta messicana esperta di housing sociale e processi partecipativi, e Regina Freimüller-Söllinger, protagonista della trasformazione del quartiere Aspern a Vienna, ha illustrato i criteri e i valori alla base della selezione dei progetti premiati.
Il lavoro dello studio Facchinelli – Da Boit – Saviane è stato apprezzato per la qualità architettonica, la capacità di dialogo con il paesaggio e il contesto locale, nonché per l’approccio innovativo che ha coinvolto giovani professionisti, garantendo continuità a una visione di rigenerazione territoriale ed educativa.

Il riconoscimento testimonia la fiducia della comunità professionale nella nuova generazione di architetti e nella loro capacità di interpretare l’architettura pubblica come strumento di qualità, inclusione e crescita collettiva e rappresenta un segnale di fiducia nella progettazione pubblica di qualità.
La tredicesima edizione della Festa dell’Architetto, promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti ha avuto come filo conduttore il tema “Fare comunità”, sottolineando l’importanza del coinvolgimento dei cittadini e delle amministrazioni nei processi progettuali, nel garantire sostenibilità delle opere pubbliche e responsabilità sociale della professione.

Nel corso dell’evento sono stati approfonditi alcuni aspetti centrali del dibattito contemporaneo. È stato sottolineato, innanzitutto, il ruolo dell’architettura nella rigenerazione urbana e territoriale, intesa non soltanto come sostituzione edilizia, ma come occasione per innescare processi di innovazione sociale e di miglioramento della qualità della vita.
Ribadita inoltre l’importanza di un approccio multidisciplinare e partecipativo, che metta al centro le persone e i loro bisogni, il contesto territoriale, la sostenibilità ambientale, l’accessibilità e l’inclusione.
Foto di copertina Gustav Willeit