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Il Comune ha affidato l’analisi di edifici e spazi pubblici allo studio MRM Plus. Il documento pronto in primavera

Belluno avrà entro pochi mesi un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Dopo l’affidamento dell’incarico di analisi dei fabbricati per verificare lo stato di fatto, a fine ottobre si è svolto il primo incontro pubblico per condividere con la popolazione il percorso a cui è seguita la pubblicazione online di un questionario rivolto ai cittadini per raccogliere osservazioni e necessità. Il percorso si concluderà in primavera con un secondo incontro pubblico per illustrare il Piano alla comunità. 

«E’ la prima volta che Belluno avvia questo iter», commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin, «manca infatti il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche e finora gli interventi sono stati a spot e in occasione di cantieri di fatto avviati per altri motivi. Con questo passaggio avremo una fotografia precisa dello stato di fatto e capiremo come programmare i prossimi passi per rendere la nostra Città ancora più inclusiva».

Per la redazione del Piano il Comune di Belluno può contare su fondi esterni. È infatti risultato beneficiario di un finanziamento per un importo di 17.446 euro, pari al 50 per cento della spesa prevista. Con avviso pubblico, nei mesi scorsi, è stato affidato l’incarico per la redazione del Piano di eliminazione delle barriere e del PAU – Piano accessibilità urbana, allo studio associato MRM Plus – Miotello Malgaretto Malaspina che, in queste settimane, si sta occupando dell’analisi degli edifici. 

Ogni fabbricato o area di proprietà comunale sarà identificato con una scheda comprensiva dello stato di fatto e dall’indicazione dettagliata degli interventi necessari per adeguare l’immobile alle normative sul superamento delle barriere architettoniche. Oggetto dell’analisi sono gli immobili sede degli uffici comunali, le scuole, i parchi cittadini, i cimiteri, i campi sportivi, i palazzi della cultura e i principali percorsi pubblici di collegamento. 

«Nelle schede di intervento sarà anche quantificato l’impegno economico necessario a rendere ogni area conforme alla normativa», spiega il vice sindaco e assessore all’urbanistica, Paolo Gamba, «dopo di che sulla base delle risorse a disposizione e delle priorità si programmano gli interventi. Di fatto non è mai esistito un PEBA per Belluno, semplicemente quando si interviene su un edificio o un’area urbana lo si mette a norma anche per le barriere architettoniche, come per esempio si sta facendo nell’area del Belvedere».