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Belluno verso il 2026: slancio olimpico e resilienza economica

Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per Belluno, tra le opportunità legate alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e le sfide poste dalle tensioni commerciali globali. È quanto emerge dal rapporto annuale sull’economia veneta presentato dai ricercatori della Banca d’Italia di Venezia, Emanuele Breda e Carlo Bottoni, alla presenza del direttore Pier Luigi Ruggiero.

Le Olimpiadi come volano di sviluppo

Con i giochi olimpici invernali alle porte, Belluno e Cortina d’Ampezzo si preparano a diventare protagoniste dello scenario internazionale. Gli investimenti infrastrutturali nella provincia ammontano a 1,2 miliardi di euro, una cifra che triplica le risorse del Pnrr destinate all’intero Veneto. L’86% dei fondi, stanziati dallo Stato, è indirizzato principalmente al potenziamento, alla velocizzazione e alla messa in sicurezza della statale 51 e alle varianti di Cortina e Longarone. A maggio 2025, i cantieri attivi superavano già i 270 milioni di euro, segnale di un’accelerazione verso l’appuntamento olimpico.

Secondo gli analisti, la vera sfida sarà sfruttare l’eredità dei Giochi per garantire una crescita duratura, trasformando le nuove infrastrutture e la visibilità internazionale in opportunità per le future generazioni.

Famiglie e imprese più solide. Occhialeria resiliente nonostante eventuali dazi USA

Nonostante l’incertezza globale, Belluno dimostra resilienza: nel 2024, i depositi bancari delle famiglie sono cresciuti dell’1%, raggiungendo 6,3 miliardi di euro, mentre il valore dei titoli in custodia è aumentato del 17,9%, toccando i 4,8 miliardi. Un segnale di maggiore propensione al risparmio e agli investimenti, accompagnato da una progressiva digitalizzazione dei pagamenti.

Andamento prestiti depositi titoli nelle province venete

Le incertezze legate a possibili dazi statunitensi ricadono sul distretto dell’occhialeria, fiore all’occhiello dell’economia bellunese. Gli Stati Uniti rappresentano infatti il terzo mercato di sbocco per il Veneto (9,1% delle esportazioni), e il settore dell’occhiale, leader mondiale nella fascia medio-alta, è particolarmente esposto: oltre il 17% degli occupati a Longarone dipende da aziende che fatturano più del 10 per cento grazi agli scambi negli USA.

Nonostante il rischio, la Banca d’Italia evidenzia la forza competitiva delle imprese locali: il 40% delle aziende venete esportatrici negli Stati Uniti si dichiara pronta a diversificare i mercati in caso di ritorsioni commerciali.

Turismo e servizi: settori in crescita

Il turismo conferma il suo ruolo trainante, con un aumento del 3,4% delle presenze nel 2024. Sul fronte bancario, la riduzione degli sportelli è compensata dalla capillarità degli uffici postali, mentre la digitalizzazione avanza anche nei piccoli centri.

La sfida: trasformare le opportunità in crescita strutturale

Belluno si trova di fronte a un anno decisivo: da un lato, la spinta delle Olimpiadi e la solidità finanziaria di famiglie e imprese; dall’altro, le incertezze del commercio globale e la necessità di innovare. La capacità del territorio di adattarsi e sfruttare queste opportunità sarà decisiva per trasformare le sfide in motore di crescita, lasciando al territorio un’eredità che vada oltre il 2026.

Scarica il rapporto della Banca d’Italia sull’economia del Veneto nel 2025