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Da Ortigia alle Dolomiti: la conferma della validità del progetto Dolomiti Innovation Valley

“Il documento presentato da Confindustria a Ortigia — ‘11,2 obiettivi per un futuro ancora da scrivere’ — conferma in modo inequivocabile la validità della visione alla base del progetto Dolomiti Innovation Valley. La sfida demografica e la fuga dei giovani non possono più essere interpretate come emergenze, ma come leve di una nuova strategia di sviluppo fondata su conoscenza, innovazione e territorio.”

I dati del Rapporto Confindustria 2025

Il documento di Ortigia parte da un dato che non consente rinvii: entro il 2050, i giovani sotto i 14 anni rappresenteranno solo l’11,2% della popolazione italiana, con un’età media di 48,3 anni e un tasso di fecondità di 1,20 figli per donna (fonte ISTAT).

A questo quadro si aggiunge un fenomeno strutturale di emigrazione giovanile: negli ultimi dieci anni oltre 1,3 milioni di under 35 hanno lasciato il Paese, e uno su tre possiede una formazione tecnica o universitaria avanzata.
Ogni anno, l’Italia perde circa 40.000 giovani altamente qualificati, con effetti diretti sulla produttività, sulla ricerca e sulla competitività territoriale.

Una risposta di sistema: innovare dai territori

Il documento Confindustria propone una risposta precisa: costruire ecosistemi territoriali di conoscenza, dove scuola, impresa e comunità collaborino in una logica di open innovation diffusa.
Oggi, il 58% delle grandi imprese italiane adotta modelli di innovazione aperta, ma solo il 21% delle PMI partecipa stabilmente a reti collaborative. È qui che il modello Dolomiti Innovation Valley assume un valore nazionale.

Le Dolomiti come laboratorio di innovazione reale

“Nelle montagne più belle del mondo stiamo sperimentando ciò che il documento di Ortigia indica come strada per l’Italia: un’economia della conoscenza capace di trattenere giovani, attrarre talenti e rigenerare competenze.

Dolomiti Innovation Valley non è solo un progetto territoriale, ma una politica industriale dal basso, fondata su formazione, ricerca applicata e impresa collaborativa.”

L’ecosistema dolomitico, costruito in sinergia con università, centri di ricerca e istituzioni locali, mira a:
• favorire la permanenza e il rientro dei giovani attraverso percorsi formativi e imprenditoriali qualificati;
• rafforzare le competenze digitali e green delle imprese locali;
• attrarre investimenti in settori strategici dell’innovazione sostenibile.

Dal mare di Ortigia alle vette dolomitiche

La traiettoria è comune: dal mare di Ortigia, dove si è lanciato l’appello a una nuova cittadinanza produttiva, alle Dolomiti, dove questa visione diventa realtà quotidiana. L’obiettivo condiviso è chiaro: trasformare la fragilità demografica in infrastruttura cognitiva, facendo della montagna un laboratorio avanzato dell’economia della conoscenza.