Un investimento da dieci milioni di euro per contrastare la crisi degli alloggi che affligge il Bellunese e frenare lo spopolamento. È questa la mossa del Fondo dei Comuni di confine, che ha deciso di destinare fondi ingenti alla ristrutturazione di edifici pubblici in disuso, come ex caserme e palazzi di proprietà di Comuni e Provincia. L’obiettivo è trasformarli in alloggi per il personale sanitario e i dipendenti pubblici, che sempre più spesso rifiutano di trasferirsi in provincia per l’impossibilità di trovare una casa. Ne scrive oggi il Corriere delle Alpi a firma Marcella Corrà.
Il piano è la risposta a un’emergenza che sta paralizzando i servizi, in un territorio dove l’offerta di lavoro supera ormai la disponibilità di personale proprio a causa della carenza abitativa. Tra i progetti più significativi spiccano le riconversioni delle ex caserme dei Carabinieri di Feltre, dove sorgeranno una ventina di appartamenti, e di Lamon, quest’ultima destinata in particolare alle famiglie dei pazienti del centro di riabilitazione locale.
Mentre i sindaci dei comuni coinvolti, da Alleghe ad Agordo, esprimono soddisfazione per un intervento atteso, il presidente del Fondo, Dario Bond, ha annunciato che la linea di investimento sul recupero del patrimonio edilizio pubblico continuerà anche il prossimo anno, identificando nella mancanza di case una delle radici dello spopolamento. Sebbene questi sette cantieri rappresentino un passo avanti cruciale, restano una goccia nel mare della domanda, con un appello finale che si rivolge ai privati perché contribuiscano a loro volta a risolvere il problema.
Questo l’elenco dei sette interventi per un valore complessivo di 10,4 milioni di euro.
FELTRE
Dalla ex caserma dei carabinieri di Borgo Ruga, saranno ricavati tra i 18 e i 20 alloggi sui tre piani e nel sottotetto. Costo dell’intervento: 2 milioni di euro dai Fondi di confine e 700mila euro dal Comune di Feltre.
LAMON
Riqualificazione ex caserma dei carabinieri, in via Roma per ottenere 7 alloggi a disposizione del personale dell’Ulss Dolomiti, degli utenti e degli ospiti dell’ospedale. Costi 2 milioni, 1 dal Fondo e 1 dalla Provincia.
SANTO STEFANO DI CADORE
Dalla ex caserma dei carabinieri saranno ricavati 6 alloggi, destinati a personale sanitario, e altre categorie di lavoratori. Costo dell’intervento è di 1,3 milioni di euro.
AGORDO
L’edificio Polifunzionale 1 di Agordo di proprietà dell’Unione montana verrà trasformato in cinque appartamenti ad uso foresteria destinati al personale dipendente e ai collaboratori della società Asca che gestisce le case di riposo di Agordo e di Taibon. Il Fondo dei comuni di confine mette a disposizione 891mila euro.
CORTINA
Sarà ristrutturata la ex casa di riposo. Il Comune investe 500 mila euro, mentre 1,5 milioni arrivano dai Fondi di confine. Previsti tra i 7 e gli 11 alloggi, ad uso foresteria per il personale degli enti pubblici.
LOZZO DI CADORE
Cinque piccoli alloggi saranno ricavati dalla ristrutturazione della ex canonica, il cui primo stralcio ha un costo di 900 mila euro.
CESIOMAGGIORE
Un fabbricato di proprietà comunale a Cesiominore verrà risistemato per creare due alloggi per emergenze abitative e una sala pubblica per la frazione. Costo: 700mila euro.