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Esperienze d’alta quota: l’Estate Tizianesca tra cultura, comunità e nuovi sguardi sulla montagna

Tra gli appuntamenti più originali dell’Estate Tizianesca 2025, le Esperienze offrono un’occasione concreta per riscoprire la montagna come luogo vivo, da abitare e da immaginare. Pensate per coniugare natura, cultura e convivialità, queste attività coinvolgono territori, cittadini e visitatori in un percorso che valorizza paesaggi, memorie e nuove forme di comunità. In un tempo in cui la montagna torna a essere scelta come luogo di vita – secondo il Rapporto Montagne Italia 2025 di UNCEM, dal 2019 quasi 100.000 italiani si sono trasferiti in aree montane – queste esperienze costruiscono legami, generano appartenenze e offrono nuovi sguardi su territori che hanno ancora molto da raccontare.

Un’idea che si intreccia con l’ambizione dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, che l’Estate Tizianesca contribuisce ad animare con 21 conferenze, 8 concerti, 4 eventi di buone pratiche e il coinvolgimento di 14 comuni e 20 siti culturali.

Si comincia il 5 agosto a Pozzale, con una passeggiata fotografica e sonora nel centro storico, a cura dell’associazione Pozzale Vive, seguita da una cena-degustazione all’Agriturismo La Pausa. Il 9 agosto l’attenzione si sposta a Monte Ricco, dove i ragazzi di Pieve Estate, guidati da Silvia Rinaldi e Maura Fundone, accompagneranno il pubblico in un’escursione tra storia e natura. Il progetto ideato da Antonio De Rossi e Laura Mascino mette in atto buone pratiche per ri-abitare la montagna e si dirige verso i più giovani per divenire  futuri consapevoli cittadini attivi. Il 28 agosto si torna a Pieve di Cadore per una cena-degustazione al Gran Caffè Tiziano, uno dei più antichi caffè storici del Veneto, che riaprirà prossimamente grazie all’iniziativa di un gruppo di soci locali: un menù ispirato alle opere di Tiziano farà dialogare gastronomia e arte. Il 28 settembre, infine, Villa Barbaro a Maser ospita una visita guidata tra gli affreschi di Paolo Veronese e una cena degustazione a Casa Diamante, con i prodotti degli orti e i vini del vigneto ripristinati come al tempo dei Barbaro.