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Il tempo dei dazi e il ritorno della storia (video)

L’intervista completa di Filippo Maria Giordano a Dario Fabbri. Realizzata in occasione dell’80° anniversario di Confindustria Belluno Dolomiti, il professore associato dell’Università Link Campus di Roma ha dialogato con l’analista geopolitico di dazi, storia, del rapporto tra Europa e Stati Uniti e del conflitto Usa-Cina.

I dazi, ha affermato Fabbri, non hanno alcun intento di riportare la manifattura negli Stati Uniti. In America non hanno le competenze presenti in Europa e ci vorrebbero generazioni per svilupparle. In realtà servono agli Stati Uniti per accumulare fondi per le spese militari e per la competizione contro la Cina. Nello stesso senso va la richiesta all’Europa di riarmarsi, che gli europei vedono dal punto di vista economico, a favore dell’industria, e gli americani a scopo bellico. Insomma, un quadro fosco che cancella la convinzione che in Occidente tutto potesse continuare come negli ultimi ottant’anni, in un lungo tempo di stabilità sospesa dalla storia.

Alla domanda sull’ipotesi di una sola nazione europea, Fabbri ha risposto che «le nazioni non si costruiscono a tavolino, devono avere alla base un sentimento. Chi è disposto in Europa a pagare i debiti degli altri Paesi o a combattere in una guerra per difendere confini che non sono quelli italiani, ma magari tedeschi? Accontentiamoci dell’Unione Europea, un esempio illuminato».