Skip to content

‘Oggi la montagna veneta deve essere riconosciuta come una leva strategica per lo sviluppo dell’intera Regione, non più come un’area da risarcire ma come un laboratorio di innovazione e competitività’. È la posizione sulla montagna elaborata da Confindustria Belluno Dolomiti e inserita nel position paper presentato a Venezia da Confindustria Veneto in vista delle elezioni regionali 2025

Nel documento, il sistema delle imprese sottolinea che le Terre Alte sono già oggi depositarie di competenze manifatturiere, filiere agroforestali, energie rinnovabili e cultura imprenditoriale diffusa, e possono diventare un attrattore di imprese innovative, investimenti e giovani talenti.

Le proposte

Confindustria propone una strategia integrata fondata su tre assi principali: a) ecosistemi produttivi e attrattivi: insediamento di imprese innovative, housing accessibile, servizi digitali avanzati, mobilità sostenibile e poli formativi decentrati; b) strumenti e risorse dedicate: un fondo regionale per la montagna innovativa, una rete di hub collegati a università e ITS, un piano per valorizzare le fabbriche alpine come spazi di cultura e produzione, un fondo per startup e una fiscalità di vantaggio IRAP per le nuove imprese; c) governance unificata: istituzione di un assessorato regionale con delega unica alla montagna, capace di coordinare sviluppo economico, ambiente, infrastrutture e cultura.

Un cambio di paradigma

‘La montagna’, si legge nel documento, ‘non è periferia da sostenere, ma avanguardia della transizione climatica e industriale. Qui la fragilità territoriale può trasformarsi in forza generativa per l’intero Veneto’.

Confindustria Veneto chiede quindi che la nuova legislatura regionale faccia della montagna un pilastro strategico delle politiche di sviluppo, valorizzando anche gli strumenti nazionali ed europei (SNAI, FESR, FSC, PNRR).