Le Olimpiadi invernali del 1956, simbolo della rinascita, e quelle del 2026, incentrate su innovazione e sostenibilità, sono unite da un filo conduttore fatto di paesaggi straordinari, spirito sportivo, turismo e cultura. A raccontarle è la mostra itinerante ‘Sport e montagna tra tradizione e innovazione. Cortina d’Ampezzo. Le due Olimpiadi’. Inaugurata a giugno a Longarone, la mostra-racconto è approdata l’8 di ottobre alla Fiera di Padova, nel padiglione 6 di Padova Hall.
Promossa da Regione del Veneto, Comune di Cortina d’Ampezzo, Longarone Fiere Dolomiti, Fondazione Cortina, Venicepromex e Sistema Camerale Veneto, l’esposizione combina ambienti multimediali e reperti storici. Tra questi figurano una fiaccola olimpica originale del 1956 accostata a quella del 2026, un bob degli anni Cinquanta, manifesti, fotografie, progetti e plastici degli impianti sportivi e delle opere connesse. Completano il percorso numerosi video d’epoca, tra cui cinegiornali e filmati dell’Istituto Luce, che raccontano l’epopea turistica e mondana di Cortina e i protagonisti della prima Olimpiade ai piedi delle Tofane.
Curata dall’architetto Ugo Soragni, la mostra si articola in sei sezioni dedicate a: Lo scenario dolomitico e la conca ampezzana, La Regina delle Dolomiti tra natura, sport e mondanità, Cortina 1956: l’Olimpiade della rinascita, L’apertura dei Giochi: tra tradizione e nuove tecnologie di comunicazione, Le competizioni, i protagonisti, le vittorie e Cortina 2026: l’Olimpiade verde.
Quella di Padova è la seconda tappa di un tour avviato a Longarone lo scorso giugno. La mostra sarà visitabile fino al 14 dicembre, con ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 (via Niccolò Tommaseo 59). Seguirà la tappa di Verona, dal 29 dicembre al 31 gennaio, negli spazi della locale Camera di Commercio. Il percorso espositivo si concluderà in un’ultima località veneta a partire dal 6 febbraio, in coincidenza con la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026.
