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Lorenzo Chiea, talento agordino primo in Veneto nel contest sull’Agenda 2030

Lo studente dell’Its Meccatronico di Belluno si aggiudica il concorso regionale dedicato agli obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile, superando oltre 300 partecipanti

Un bellunese sul tetto del Veneto tra i corsisti dell’Its Meccatronico. Lorenzo Chiea, 20 anni e diplomato lo scorso anno all’istituto Follador di Agordo nell’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica, ha conquistato il primo posto in una competizione che ha interessato gli studenti del primo anno dell’Its Meccatronico veneto. Il questionario verteva sulla conoscenza dell’Agenda 2030 dell’Onu in cui si definiscono alcune aree tematiche e gli obiettivi da raggiungere per ognuna di esse entro la fine del decennio in corso. Di questi obiettivi, quelli scelti dall’Its riguardano le infrastrutture, la salute nei posti di lavoro e la sostenibilità ambientale. Tutti temi in parte già trattati nel corso e approfonditi grazie a una dispensa fornita per l’occasione. Venti domande, con un massimo di venti secondi per rispondere a ciascun quesito. A decretare il vincitore non era quindi soltanto il numero di risposte corrette date, ma anche il tempo impiegato per rispondere. Considerati tutti questi parametri, Lorenzo è risultato il primo tra gli oltre 300 ‘colleghi’. «È una bella soddisfazione considerando che il confronto con tutta la regione», ha commentato lo studente.

«Si tratta di tante tematiche in continua evoluzione», spiega il professore Michele Zancanaro, insegnate e coordinatore del corso Its Meccatronico di Belluno. «Questi ragazzi hanno il futuro tra le mani e saranno anche i principali fruitori di questi benefici che si spera possano arrivare. È importante quindi che siano stimolati e coinvolti perché tra qualche anno saranno loro a lavorare a stretto contatto con questi stessi temi». 

A parte qualche lezione di educazione civica, è difficile che i ragazzi trattino questo argomento prima del diploma — continua il professore —. Noi all’Its cerchiamo di donare loro degli strumenti validi per apprendere in maniera diversa da come sono abituati. L’approccio che abbiamo tende più al pratico, e un esempio chiaro è l’alternanza delle ore in classe al tirocinio in azienda, che va ad occupare due dei cinque giorni della settimana. Questa è una cosa molto importante perché si è visto oggigiorno che i ragazzi hanno la necessità di mettere mano a ciò che studiano perché sia veramente efficace».

Il concorso è stato l’occasione per coinvolgere gli studenti in queste tematiche e permettergli di scegliere quella che più gli piace per il progetto di team-working che dovranno svolgere nei due anni. I quattro gruppi in cui è stata divisa la classe avranno la possibilità di brevettare un prototipo basato sui temi dell’Agenda al quale inizieranno a lavorare dal punto di vista dei vari settori: meccatronico, informatico ed elettronico. «Attraverso il concorso che hanno appena svolto potranno iniziare a pensare a come lavorare a questo progetto che hanno in testa — prosegue Zancanaro —. I prototipi verranno poi presentati ad aziende e pubblico al Mec-Day, una sorta di fiera a fine anno nella quale saranno presenti tutti i corsi Its della regione. L’evento sarà anche l’occasione per poter premiare ufficialmente Lorenzo». 

Un mese prima, a maggio, la stessa fiera verrà organizzata in forma locale anche a Belluno, con i ragazzi che presenteranno i progetti di fronte alle aziende locali, al pubblico, agli studenti delle quinte superiori e anche alla stampa. «La cosa bella dell’Its è che va appunto a toccare tutti i campi del sociale, dalla scuola al territorio, fino alle imprese. Un’altra sfida per i ragazzi sarà quella di dover presentare il proprio lavoro davanti a tutta questa platea, con anche una piccola parte in inglese», conferma il professore. Proprio due anni fa, Belluno si portò a casa il primo premio regionale grazie ad Ausilium, un’innovativa carrozzina per disabili che permetteva di curvare con il solo movimento della testa. 

Per il professore questo e molte altre attività sono la chiave del successo di questi Istituti Superiori: «Vedo ragazzi interessati. Nonostante la differenza d’età è stimolante avere a che fare con loro, anche su argomenti più ‘moderni’ e alla loro portata. Questa cosa mi tiene giovane e soprattutto mi fa molto piacere. Seguendo un corso di questo tipo possono anche rendersi conto del potenziale che hanno le aziende del territorio, a volte non considerate quanto dovrebbero. Lo scopo dell’Its secondo me è proprio questo: tenere insieme giovani, territorio e aziende».