Skip to content
Michele Da Rold alla guida dei giovani di Confindustria

È Michele Da Rold il nuovo presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Belluno Dolomiti. Lo ha eletto l’assemblea che ha contestualmente nominato il nuovo Consiglio Direttivo, composto da Thomas Matthias Nicolussi Moz Chelle – vice presidente (Bauunternehmung Srl), Alessandra Agostini (Agma Arredo Inox Professionale Srl), Luca Anselmi (Dolobot Srl), Saverio Calvi (Franco Lavina Costruzioni Srl), Pietro Fedon (Cool Net Srl), Denis Nicolussi Moz Chelle (Bauunternehmung Srl), Margherita Vascellari – past president (Sicet Srl).

Da Rold conta su un percorso professionale e culturale trasversale che coniuga competenze umanistiche e tecnologiche. È co-fondatore di amuseapp e vicepresidente del consiglio di amministrazione dell’agenzia Larin, nonché docente universitario e promotore di progettualità legate all’innovazione, alla cultura e al territorio.

Nel delineare le priorità del proprio mandato, Da Rold ha sottolineato la volontà di rafforzare tre direttrici fondamentali: innovazione, cultura d’impresa e leadership. Tre leve che – ha affermato – «possono generare valore condiviso se affrontate con un approccio integrato e consapevole, capace di mettere in connessione persone, competenze e visioni. Oggi abbiamo la responsabilità di costruire un ecosistema territoriale attrattivo, investendo in una leadership nuova, nella contaminazione tra saperi e nella formazione come fattore di coesione e sviluppo».

Da Rold succede a Margherita Vascellari che ha guidato i giovani imprenditori negli ultimi 18 mesi. Nel suo discorso di commiato, Vascellari ha rimarcato le principali sfide che attendono il gruppo e, più in generale, il sistema produttivo locale. La prima è una sfida culturale: «la collaborazione non è un’opzione, ma una leva imprescindibile per competere in un mercato globale. Solo facendo squadra si possono attrarre talenti, sviluppare capitale umano qualificato e generare nuove opportunità».

La capacità di innovare è oggi un tratto non più eludibile del nostro fare impresa, ha detto Vascellari. «Non basta custodire quanto costruito finora: serve il coraggio di sperimentare, di aprirsi e di immaginare modelli di business diversi. Le esperienze internazionali hanno dimostrato che l’innovazione non appartiene esclusivamente alle grandi metropoli, ma può germogliare anche in territori periferici, a patto di creare le condizioni giuste».

Al centro vi è poi la sfida dell’inclusione dei giovani: non solo imprenditori, ma anche studenti, neolaureati e quanti guardano al futuro con incertezza. È fondamentale trasmettere fiducia e mostrare che l’impresa può rappresentare una scelta di vita stimolante e appassionante.

Infine, la competitività territoriale ha detto la presidente uscente: «Belluno ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo del Paese, grazie ai distretti e alle company town che hanno garantito crescita diffusa e inclusiva. Oggi quel modello non basta più: non si tratta di azzerare quanto esiste, ma di introdurre nuove idee e nuove tecnologie per trasformare i distretti in ecosistemi innovativi. Ciò richiede una nuova generazione di imprenditori, capitali, conoscenze diffuse e connessioni globali, risorse più scarse rispetto al passato ma indispensabili per invertire la rotta».