Alla Dolomiti Summer School il focus si è spostato oltre l’università. Il corso di orientamento voluto da Confindustria Belluno Dolomiti e dedicato agli studenti delle scuole superiori ha dato spazio ai rappresentanti degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) bellunesi dei settori Meccatronico e Eyewear, per illustrare le potenzialità di questo percorso di alta specializzazione.
Presenti in 18 regioni d’Italia, per un totale di 147 sedi che coprono dieci aree tecnologiche, da quindici anni gli ITS offrono in appena un biennio la possibilità di conseguire un diploma di tecnico superiore, quinto livello EQF (Quadro di riferimento delle Qualifiche Europee). Un’opportunità per tutti quegli studenti che vogliono proseguire con il proprio percorso di studi, ma non vedono il loro futuro dietro i banchi universitari: «Non siamo l’alternativa all’università, siamo un’altra cosa – spiega Paolo Tobaldo, responsabile dell’orientamento dell’ITS Academy Meccatronico Veneto e docente di Direttiva Macchine agli studenti del secondo anno -. Ci troviamo con le Università e le Accademie (AFAM) nell’area terziaria professionalizzante. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ci definisce come scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica. È un investimento di successo, se uno mira ad entrare nel mondo del lavoro per la porta principale».
Duemila ore in due anni, divise a metà tra aula e tirocinio: «Quello che uno studente impara in classe lo può subito applicare in azienda, e viceversa, grazie all’adozione della settimana “3+2” (dal lunedì al mercoledì in classe, mentre giovedì e venerdì nell’azienda del tirocinio, ndr). Abbiamo una percentuale di occupabilità altissima: 98% di media in Veneto e 87% in tutta la nazione. Dopo due anni, che, assicuro, volano, un ragazzo ha la possibilità di trovare un lavoro coerente con il percorso di studi fatto entro l’anno». Una prospettiva che, comunque, non preclude il prosieguo della carriera di studi: «Le università, da febbraio dell’anno scorso, sono state invitate dal ministero dell’Istruzione e del Merito a riconoscere i crediti formativi dei percorsi ITS, a prova del loro valore – tiene a precisare Tobaldo -. Da molto tempo abbiamo alunni che intraprendono la carriera di studenti lavoratori, proprio perché dopo il diploma ITS trovano impiego subito, e nel giro di pochissimo tempo possono conseguire anche una laurea triennale. Questo è ciò che accade oggi, ma andando avanti si aprirà un mondo, perché le stesse università hanno tutto l’interesse ad immatricolare i ragazzi che magari hanno lasciato gli studi».
In Veneto sono presenti otto fondazioni, che ricoprono nove aree tecnologiche. Per qualsiasi tipo di ITS ci si può iscrivere indipendentemente dal diploma di maturità acquisito, dando quindi agli studenti la possibilità di rilanciare la loro carriera di studi, con un’alta probabilità di successo. I numeri, su questo tema, parlano chiaro: «Da un sondaggio anonimo risulta che il 65% su 5.000 ragazzi intervistati nel Veneto si è detto scontento del percorso di studi scelto – spiega Tobaldo -. In un ITS questi ragazzi possono riprendere in mano il loro percorso formativo. Da noi vince la passione».
L’unico limite che si è scelto di imporre riguarda il numero di studenti. Ci sono delle selezioni per entrare, perché i corsi non possono superare le 25 unità per garantire l’efficacia didattica e formativa. Queste selezioni prevedono una prova scritta e un colloquio motivazionale.
Motivazioni che, conclude Tobaldo, non mancano ai ragazzi: «Da docente passo molto tempo con gli studenti. Vedo occhi che brillano, perché in classe hanno vissuto una realtà formativa che non ha eguali». E su questo si trova d’accordo anche Sara Trevisan, coordinatrice del corso ITS Eyewear Product Manager: «L’esperienza è una grande maestra di vita, e i ragazzi di oggi hanno fame di questa esperienza. Uno studente dell’ITS ha la possibilità di entrare fin da subito nel mondo del lavoro venendo a contatto con dei professionisti appassionati, che vogliono trasmettere le loro conoscenze. Significa toccare con mano ciò per cui ci si sta formando. La cosa veramente bella dell’ITS è la concretezza». Insieme ai docenti del corso Eyewear Product Manager, gli studenti della Dolomiti Summer School si sono subito messi in gioco, con un workshop nel quale hanno immaginato e disegnato di propria mano un occhiale: «I ragazzi hanno dovuto trovare la montatura dentro di sé e trasferirla su un foglio. Mi è piaciuto perché si sono messi subito a disegnare, cosa non scontata. Molti, specialmente al giorno d’oggi, possono trovare un blocco nel foglio bianco, venendo da anni nei quali hanno perso quel contatto. Li ho visti interessati ed entusiasti».