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Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026

Mario Piana racconta l’architettura lagunare con Save Venice il 25 luglio a Castel Lusa di Feltre

Ai tempi della Serenissima, le montagne venete erano una risorsa vitale per Venezia: i faggi del Cansiglio, riservati dal 1548 come “Gran Bosco da Reme di San Marco”, fornivano il legname per i remi, per la costruzione navale e per l’Arsenale; dal Bellunese giungevano tronchi per la fabbricazione delle galere e delle gondole. Le fondamenta stesse di Venezia, in larice e quercia, affondate nel fango lagunare, raccontano il legame millenario tra le Alpi e la città d’acqua, un ponte naturale tra montagna e mare che ha sostenuto l’ingegno e la potenza della Repubblica.

Di questo connubio straordinario si parlerà venerdì 25 luglio alle ore 20.30 al Castello di Lusa a Villabruna di Feltre, nel cuore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Protagonisti dell’incontro “Costruire a Venezia. I caratteri delle costruzioni lagunari” saranno Mario Piana, proto della Basilica di San Marco e docente allo IUAV di Venezia, e Melissa Conn, direttrice di Save Venice a Venezia.

L’iniziativa, promossa nell’ambito della ventunesima Estate Tizianesca, aderisce al programma dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, volto a valorizzare il patrimonio culturale italiano attraverso progetti partecipati che coinvolgono enti, artisti e istituzioni del territorio.

Mario Piana guiderà il pubblico alla scoperta dell’intelligenza costruttiva che ha reso possibile la sfida veneziana all’instabilità lagunare: l’uso sapiente della pietra d’Istria, del cotto e di sistemi tecnici che resistono da secoli all’umidità, al sale, al tempo.

Cornice d’eccezione sarà il Castello di Lusa, complesso millenario già sede dei Vescovi bellunesi e poi della nobile famiglia Villalta, restaurato con passione in oltre vent’anni. Oggi è sede del “Centro per la Documentazione e lo Studio delle Arti Applicate” e della Biblioteca di Storia dell’Arte del prof. Terisio Pignatti. Tra Wunderkammer, Teatrino, Camera della Musica e collezioni d’arte, il Castello offre un percorso ricco di storia, creatività e memoria.