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Paola Nard, la ceramista di Sedico che insegna ai bambini il valore del fare

Dalla passione nata da ragazzina al laboratorio ai piedi delle Dolomiti: oggi è Maestro Artigiano del Veneto e insegna l’arte della ceramica a centinaia di bambini e adulti ogni anno

L’argilla per essere lavorata, richiede abilità, ma anche pazienza, tempo, cura e attenzione. Paola Nard, ceramista di Sedico, lo sa bene: la modella da anni nel suo laboratorio tra le montagne bellunesi. Oggi la sua bottega è diventata un punto di riferimento per chi vuole imparare a conoscere il valore del lavoro artigiano, a partire dai più piccoli.

“Ho iniziato da ragazzina con un corso pomeridiano e da allora non ho più smesso”, racconta. Dopo la laurea in Conservazione dei beni culturali e un periodo di lavoro come catalogatrice alla Biblioteca civica di Belluno, nel 2009 decide di fare il salto e comprare il suo primo forno a Bassano. “La prima notte non ho chiuso occhio, avevo paura che esplodesse tutto. Ma la mattina dopo, davanti ai pezzi riusciti, ho capito che quella era la mia strada”.

Per anni Paola gira l’Italia per partecipare ai mercatini artigianali, montando e smontando banchi tra pioggia, vento e albe in autostrada e strade semisconosciute. La svolta arriva nel 2014, con un temporary shop natalizio che tiene aperto per tre anni consecutivi. Poi, nel 2016, trova il locale perfetto a Sedico: nasce così Argille di Paola Lab, un laboratorio che è anche negozio e spazio di formazione. “Avere un posto mio mi ha permesso di fare il salto: ho smesso con i mercatini, che comunque mi sono serviti per farmi conoscere e ho potuto dedicarmi alla mia arte e ai corsi, sia per adulti che per bambini”.

Oggi, attraverso progetti didattici costruiti su misura, Paola lavora con oltre 400 studenti all’anno, dagli asili alle scuole medie superiori. Si è formata al Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, dove ha appreso il metodo di Bruno Munari basato sull’“imparare facendo”. “All’inizio i bambini sono spaesati, poi si lasciano andare. Toccano la materia, la modellano, si concentrano, imparano a non avere paura di sporcarsi. È un’esperienza semplice, ma che li cambia”.

Parallelamente tiene corsi serali per adulti: c’è chi è alla prima esperienza e chi, dopo cinque edizioni, non smette di tornare. Nel suo laboratorio si respira un clima di comunità. “La ceramica ha qualcosa di terapeutico. Ti costringe a rallentare, ad accettare l’imperfezione, ad aspettare”.

Nel 2022 Paola ottiene la qualifica di Maestro Artigiano del Veneto, che riconosce non solo l’eccellenza del suo lavoro, ma anche la sua capacità di trasmettere competenze e formare nuove generazioni e talenti. Nel suo laboratorio di Sedico, tra gli scaffali pieni di pezzi in lavorazione e l’odore del forno acceso, la ceramica diventa così più di un mestiere: un modo per educare non solo al saper fare ma anche alla lentezza. 

La sua battaglia personale è far capire quanto valore ci sia dietro un oggetto fatto a mano, il valore vero e intrinseco dell’artigianato, ancora spesso sottovalutato dalle istituzioni, ma anche da chi compra. E per spiegarlo, usa l’esempio della tazza: “Sembra la cosa più semplice del mondo, ma non lo è. La costruisci, la lasci asciugare almeno cinque giorni prima di poterla mettere in forno, dove rimane tutta una notte. Poi si raffredda per giorni, si colora e torna in forno per altre dieci ore. In tutto, dieci giorni di lavoro, ma spesso anche di più. E se sbagli qualcosa, si rompe tutto. Solo chi ci prova capisce davvero cosa c’è dietro”.