Un piatto povero della tradizione montana, il pastin, è stato scelto per rappresentare l’Italia enogastronomica ai prossimi Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. L’annuncio è stato dato in anteprima a Caseus Veneti, la rassegna dedicata ai formaggi in programma il 4 e 5 ottobre nel parco di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta, dove lo show cooking dei cuochi contadini di Terranostra Campagna Amica si apre con la presentazione ufficiale di questo piatto simbolo.
Il “Pastin, formaggio fuso e polenta” è la proposta che accoglierà atleti e visitatori da tutto il mondo, nata dall’ispirazione delle alte quote e della gente di malga. Un piatto semplice e fortemente identitario, concepito per raccontare l’essenza delle Dolomiti e la cultura di montagna attraverso pochi, genuini ingredienti a chilometro zero.
A svelarne il significato più profondo è Diego Scaramuzza, presidente regionale di Terranostra Campagna Amica e fondatore dell’Accademia dei Cuochi Contadini. “Dalle alte quote e dalla gente di malga abbiamo trovato l’ispirazione per rappresentare simbolicamente ciò che siamo: una educazione enogastronomica che nasce dalla terra, dalla fatica e dalla semplicità”, ha dichiarato Scaramuzza. “Questo piatto racchiude la forza delle nostre vette e la genuinità dei nostri prodotti. Le Olimpiadi sono una vetrina internazionale straordinaria e vogliamo esserci con ciò che di più autentico sappiamo offrire: il nostro cibo, la nostra professionalità, il nostro mondo”.
La ricetta, che unisce la cremosità di un formaggio fuso alla rusticità della polenta, è stata preparata in diretta dallo stesso Scaramuzza, dell’agriturismo “La Cascina” di Mestre, affiancato da Marco Vuerich dell’agriturismo “La Faverghera” sul Nevegal (Belluno) e dalla giovane Valentina Rossa. Una dimostrazione che ha messo in scena l’autentica cucina di terra veneta, fatta di prodotti locali, ricette antiche e quella “creatività rurale” che diventa eccellenza.