Il PMI Day torna a Belluno e si conferma un ponte sempre più solido tra studenti e aziende. L’edizione 2025, celebrata il 14 novembre come nel resto del Paese e promossa dalla Piccola Industria di Confindustria, ha coinvolto venti imprese e sei istituti superiori del territorio. Oltre 750 ragazze e ragazzi hanno partecipato a visite negli stabilimenti, prove nei laboratori e giochi di ruolo, in un percorso di avvicinamento reciproco culminato nella tavola rotonda del 18 novembre. Il clima di dialogo tra dirigenti scolastici, docenti, studenti e imprese ha aiutato a dissipare, almeno in parte, le preoccupazioni legate al futuro.
Trattenere i giovani, in particolare qualificati, sta diventando, in Italia, un’impresa titanica. È ormai l’assillo quotidiano del sistema produttivo. In un futuro segnato dal drastico calo demografico dell’ultimo decennio, crescita e benessere potrebbero non correre più sulle gambe di ragazze e ragazzi che in forze sempre maggiori scelgono di orientare il proprio destino oltre i confini nazionali.
Secondo le analisi della Fondazione Nordest, illustrate da Gianluca Toschi, fra il 2011 e il 2023 sono emigrati 377.271 italiani 35 mila dei quali dal Veneto. È un dato probabilmente inferiore alla realtà, perché quasi la metà di chi parte non si iscrive all’Aire. Ancora più significativo è il profilo di chi se ne va: la quota di laureati è balzata dal 14 al 44 per cento. A rendere il quadro più critico è la quasi assenza di brain circulation: chi lascia non viene rimpiazzato da persone altrettanto qualificate in ingresso. Intanto il Paese invecchia e le nascite crollano, delineando uno scenario demografico che mette a rischio crescita e competitività.
Con queste prospettive, il tessuto produttivo sta cercando di reagire e ha trovato una risposta convinta da parte delle scuole la cui qualità media, sempre secondo Fondazione Nordest, rimane tra le più alte del paese.
Coinvolgere i giovani fin dal ciclo delle scuole superiori con iniziative territoriali mirate per far loro scoprire la possibilità di carriere, potremmo definirle a chilometro zero, in grado di soddisfare le loro ambizioni e la loro curiosità di scoprire il mondo, è diventato un imperativo per le aziende.
«Il PMI Day è un punto di contatto e di dialogo tra impresa e scuola», sottolinea Alessandro De Faveri, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria. «Vogliamo diventi continuativo perché abbiamo bisogno di fare conoscere ai ragazzi e alle ragazze quali sono le opportunità del territorio».
Certo, non si va più nelle classi per fare mero reclutamento, ma con un approccio in grado di accrescere entrambe le parti. «La scuola deve aprire la testa e gli insegnanti sono fondamentali», osserva Stefano Giacomelli, delegato all’innovazione di Confindustria Belluno Dolomiti. E per rendere il territorio attrattivo, aggiunge, «dobbiamo costruire occasioni di formazione di alto livello con corsi universitari e ITS», aprendo le porte non solo ai profili tecnici. Le imprese dell’economia della conoscenza, ricorda Giacomelli, hanno bisogno anche di «figure ‘spurie’: project manager, avvocati, scienziati della politica, filosofi», capaci di interpretare i cambiamenti sociali, mediare tra culture e generazioni e leggere con rapidità la complessità contemporanea.
La scuola conferma la necessità di questo cambio di passo. «Dalle imprese ci arriva la necessità di dotare i ragazzi di spirito critico e problem solving», spiega Mario Baldasso, dirigente dei licei Dal Piaz di Feltre. Ma avverte: «L’orientamento è impresa titanica perché il mondo cambia in modo molto più veloce rispetto all’istituzione scolastica».
Per questo, dicono le aziende, servono percorsi costruiti su misura. «Non possiamo più ragionare in termini di prodotti standard da proporre a tutti», suggerisce Margherita Vascellari, responsabile risorse umane di Sicet e delegata formazione del Gruppo Giovani di Confindustria Belluno. «Le esigenze degli studenti di un Liceo Sociale sono differenti da quelle di un Liceo Stem, chi frequenta un professionale ha idee diverse sul lavoro da chi segue il Classico. Vanno fatte alleanze scuola per scuola incrociando gli interessi degli studenti, le esigenze formative delle singole scuole e delle famiglie e il campo di azione delle imprese. È più faticoso e complesso? Sicuro, ma è l’unico modo per essere efficaci e comunque oggi contribuire alla crescita dei giovani fa parte della responsabilità sociale dell’impresa».
In provincia di Belluno hanno animato il PMI Day 2025:
Agma Arredo Inox
Blackfin
Clivet
De Rigo Refrigeration
De Rigo Vision
ECS
EPTA
Evco
EZ Language Trainer
Impresa Olivotto
J&W
Meccanostampi
Nodopiano
Oros
Sicet
Sinteco
Technowrapp
TH Hotel
Trenti
Vemer
Le scuole coinvolte sono state
IIS Calvi – Dolomieu
IIS Catullo
IIS Segato
Licei Dal Piaz
Liceo Galilei-Tiziano
Liceo Stem Canossiane Feltre
L’evento è stato realizzato in collaborazione con Fineco Bank