Belluno, 6 giugno 2025 – Tre tavole rotonde hanno affrontato il futuro dell’innovazione e dell’economia del mondo bike a Ride The Future, evento promosso da Confindustria Belluno Dolomiti con il supporto di Elis Innovation Hub, Wylab e Industrio Ventures, nell’ambito della seconda edizione di Sport Business Forum.
Il mercato della bicicletta è stimato oggi in circa 44 miliardi di euro in Europa, un valore superiore a quello delle crociere. Eppure faticano ad affermarsi piattaforme e modelli di business capaci di aggregare le informazioni, offrire servizi collaterali e, soprattutto, mappare i territori unificando le migliaia di chilometri di piste ciclabili percorribili da chi sceglie le due ruote per una vacanza o come mezzo di mobilità dolce. «Si calcola che un cicloturista, spenda almeno 2-3 ore al giorno per programmare e organizzare il percorso della tappa successiva», spiega Riccardo Sedola che con la sua Cyclando si è inventato un tour operator dedicato esclusivamente ai viaggi in bici con cui prova a fare breccia in un mercato estremamente polverizzato. «Milioni di persone, famiglie incluse, desiderano fare vacanze in bicicletta. Nel nostro Paese per la maggior parte sono tedeschi, olandesi e austriaci. Noi gli facilitiamo il compito perché racchiudiamo in un unico posto tutti i servizi: dal percorso, all’alloggio che accoglie cicloturisti, dal trasporto valigie, al trasporto in treno per rientrare». E poi le mappe con indicate le ciclabili, i punti sosta, quelli di noleggio e i servizi di assistenza e riparazione. Anche acquistare un mezzo è tutt’altro che semplice, racconta Andrea Maranelli che, ispirato da una nota piattaforma di auto usate, ha allestito Bikeflip, il primo marketplace d’Europa per la vendita di mezzi di seconda mano. In poco tempo è diventato diffusissimo, mettendo in relazione negozi, rivenditori e soprattutto i privati.
Ma il mercato si è evoluto velocemente negli ultimi anni, ha ricordato Gabriele Paglialonga di Industrio Ventures, anche nell’ambito dei materiali e della componentistica dove la manifattura avanzata e le soluzioni tecniche permettono di personalizzare le biciclette secondo le esigenze e le caratteristiche fisiche di ciascun utente. Soluzioni non più riservate solo agli sportivi professionisti, ma con l’abbassamento dei costi, oggi disponibili al grande pubblico, come hanno raccontato Alessandro Grandis che a Verona con Grandis Bicycles realizza mezzi su misura e Matteo Vettori di Mach3D che grazie alle prove meccaniche sulla resistenza dei materiali rende accessibili alle piccole e medie imprese del settore componenti, test di laboratorio un tempo appannaggio della grande industria.
L’innovazione applicata all’ambito sportivo, ha messo in evidenza Luca Profico di Elis Innovation Hub, «abilita due principali livelli, sull’atleta con cui si punta alla massima possibile performance. Dalla nascita dei microprocessori le performance degli atleti olimpici sono migliorate del 17%. Ma ci sono poi delle potenzialità a livello sociale che possono essere sfruttate in ambito sanitario o delle sicurezza. Un esempio è 221e di Walter Zigliotto che sviluppa algoritmi applicati a microprocessori – indossabili, posizionati sotto la sella della bicicletta o nelle manopole del manubrio – da cui viene estratta una grande mole di dati che indicano affaticamento, posture o addirittura segnalano situazioni di pericolo. Un mondo in rapido sviluppo anche grazie alla maturità delle tecnologie e alla capacità di imprenditori come Niklas Quetri che si occupa di trovare l’assetto migliore per gli atleti coniugando i test di laboratorio a livello biomeccanico con le regolazioni delle biciclette su strada o su pista. Sua la regolazione della bicicletta con cui Vittoria Bussi nel 2023 ha stabilito il record dell’ora femminile, diventando la prima donna al mondo ad abbattere il muro dei 50 chilometri nella specialità.